
Come un DromeDario perso nei suoi Blues
Tu mi fai sentire come un DromeDario perso nei suoi blues, cullato da questa pioggia sottile. Cosi' Demetrio diceva mentre era perduto fra le braccia di Karin, nelle backstreets di Gzira. Era una ragazza dotata di una natura generosa, una cosa che in qualche modo l'aveva danneggiata piuttosto che sostenerla. Demetrio pensava alle bollette da pagare, al mutuo che ormai da qualche tempo affliggeva la sua vita e quella strana sensazione di dimenticanza, si sentiva come se per sbadataggine avesse dimenticato il gas acceso, e se ne ricordava mentre era al supermercato, durante un battibecco con una commessa su un buono sconto valido fino al 30 Febbraio 2009.
Era uno di quei tipi che crede cosi' tanto nei sentimenti da spingersi oltre il senso di rinuncia, come quella notte su quel materasso umido, quando era perso fra i capelli di seta equel profumo dolciastro di Karin, un profumo di buon mercato, inappropriato a quel momento... ripensa agli orgasmi perduti, alla follia del suo cuore a tutte le birre versate, ad ogni bicchiere contemplato prima e svuotato poi, a quel racconto di Frederic Brown, a come sentire il dolore sulla bocca dello stomaco farsi largo oltre le sue viscere... Quella era forse la malinconia di amare una signora della Notte, una cosa che non tutti conoscono...


leggerti è sempre come perdersi in un labirinto per poi ritrovarsi... esanimi:)
RispondiEliminaun saluto
Elsa