venerdì 8 maggio 2009

Il Minotauro ha ordinato un Big Mac - Prima Parte



"Big politicians telling lies Restaurant kitchens, all full of flies Don't make a bit of difference Don‘t see why it should But it’s all right" (Bob Dylan)

E Lei diceva sempre: Non è di carne o di pane che sono fatti o nutriti i Giganti. Demetrio non capiva più, nutriva dubbi sulla disperata rincorsa alla Gioventù fuggente. Si moveva a scatti, come un ghepardo zoppo e schizofrenico, imprigionato nel proprio sogno di furore e desiderio. Un mondo di lattice oleoso lo ricopriva come un amore galeotto, ambiguo, di stirpe che fu chiamata razza di visionari. E se vivi in un luogo squallido, in una casa vuota, frequentando gente noiosa, finisci con l'imbruttire anche tu, giorno dopo giorno. E' una di quelle storie che non andrebbe raccontata, come le vecchie tragedie greche, di sangue e ossessioni. Demetrio è sempre li', diretto verso il proprio NOWHERE, dove sta imparando che i pantaloni vanno infilati una gamba per volta.

E il Minotauro infine si decise ed ordinò un Big Mac, rincunciando al suo ruolo di mostro ossessionato da sangue umano. Oh Moloch! creatura di nervi e Potere, convertito alle salse tex-mex e al formaggio cheddar!
Tutti gli oggetti visibili non sono altro che maschere di cartapesta. Ma in ogni evento si rivela qualcosa di sconosciuto che mostra il suo volto da dietro la maschera priva di razionalità; e se l'uomo vuole davvero colpire, dovrà colpire quella maschera...

Insinuante e battente la pioggia si muove oltre il suo umore, quasi a voler rendere scenografico un paesaggio emotivo. Un raggio di sole s’insinua lentamente fra le sue ferite fresche. Per tutta la vita non aveva provato nulla d’autentico. Qualche fugace storia di sesso. Qualche breve momento di dolore e incomprensione. Aveva ripudiato il bene per sconfiggere il male. Era un uomo solo. Triste e vuoto nella sua presunzione, nell’orgoglio. Troppo attratto da se stesso.

Incapace di abbandonarsi al fuoco della passione. Nessun amore né gloria, né eroi nei suoi cieli. Si trovava lontano dalla sua casa. Si sentiva sperduto in quella pioggia, nell’impalpabile sospensione del tempo e dello spazio. Fluttuava come uno spirito sull’acqua. La sua vita aveva la consistenza del vapore su un lago artificiale. Narciso senza pietà: Demetrio trascinava a fatica la sua vanità. Era un uomo interessante senza più nulla da dire.

Talmente convinto del proprio vissuto, da non poter mai avere ripensamenti. Un giorno come tanti, mentre ammirava la sua decadente presunzione, scorse un bagliore negli occhi di una sconosciuta. Altea era una piccola guerriera di periferia. Aveva il volto segnato dalla fatica del vivere. Occhi vispi, che celavano a stento una voglia, un ardore e una capacità comunicativa che sfuggiva, a chi con superficialità la riponeva nel limbo della mediocrità e della norma...

"Cold blooded killer stalking the town Cop cars blinkin', something bad going down
Buildings are crumbling in the neighborhood but it's nothing to worry about, cause it's all good" (Bob Dylan)


CONTINUA...

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